L'Orto di Barbieri produce da oltre 40 anni in regime di agricoltura integrata. In aggiunta a partire dal 2017 ha avviato un percorso di conversione di parte dei propri terreni in agricoltura biologica. Questo ci ha permesso di avere 6 dei quasi 21 ettari della nostra azienda certificati biologico.
Ma cos'è l'agricoltura integrata, e cos'è invece quella biologica? Oltre a queste e alle coltivazioni tradizionali, ci sono altri modelli produttivi?
Purtroppo molte sono le confusioni e le false credenze che si creano dalla mala informazione. Troppe volte si sente parlare in modo sommario di ciò che è tradizionale, integrale o biologico.
Mi piacerebbe fare un po di chiarezza delle principali tecniche di produzione che esistono oltre all'agricoltura convenzionale. Questo post non vuole essere completo ma una prima infarinatura sui diversi approcci seguiti dalla nostra azienda.
AGRICOLTURA INTEGRATA
L’agricoltura integrata si colloca tra l’agricoltura tradizionale e quella biologica.
Anche se prevede l’utilizzo dei mezzi chimici, questi vengono impiegati solo se il rischio per le colture è serio e grave, scegliendo comunque i composti ritenuti meno inquinanti per l'ambiente, meno nocivi per l’uomo e gli insetti utili.
Con la “lotta integrata” l'agricoltore, cerca di assicurare alle coltivazioni una propria e sufficiente capacità di autodifesa. In questo contesto, le scelte fatte durante il processo di produzione sono fondamentali per favorire la crescita di piante sane e autosufficienti: dalla scelta del terreno, alla messa a dimora di semi o piante da vivaio certificate.
L'obiettivo dell'agricoltura integrata è quello di realizzare un tipo di equilibrio eco-compatibile attraverso l’adozione di tecniche e di interventi agronomici conformi alla fisiologia delle piante coltivate, al ricorso all’impiego di prodotti fitosanitari rispettosi delle varie componenti dell’agro-ecosistema.
Vedi il disciplinare della regione Emilia Romagna.
L'Orto di Barbieri come la maggior parte dei fornitori con cui integriamo la nostra offerta ha deciso di aderire a un protocollo volontario di agricoltura integrata. Tale regime prevede la possibilità di commercializzare i prodotti come prodotti a lotta integrata solamente se i residui riscontrati sui prodotti prima della vendita risultano inferiori del 70% rispetto ai limiti di legge in vigore in Italia. I controlli sulla tracciabilità di agenti sui prodotti vengono effettuati da laboratori indipendenti.
Il BIOLOGICO
L’agricoltura biologica è un sistema di agricoltura sostenibile che pone al centro la cura dell’intero eco-sistema che ruota attorno alla produzione.
Il modello di agricoltura biologica trova il proprio fondamento nella convergenza tra le migliori pratiche ambientali, la ricerca della biodiversità, la salvaguardia delle risorse naturali e l’applicazione di criteri rigorosi in materia di produzione con sostanze e procedimenti naturali.
Il tutto disciplinato da normative comunitarie che escludono l’utilizzo di prodotti di sintesi chimica (concimi, diserbanti, insetticidi) ammettendo solo l’uso di sostanze naturali.
Fondamentale per questo sistema è puntare all‘adattamento e all‘integrazione con l’ecosistema: quindi i sistemi colturali saranno diversi in base alle peculiarità del territorio e alle risorse disponibili, ad ogni territorio corrispondono prodotti “sostenibili” per via del diverso sistema ambientale.
Un prodotto agricolo biologico viene coltivato su terreni protetti da fonti di contaminazione (ad esempio lontani da autostrade, zone industriali, campi coltivati secondo l’agricoltura tradizionale) e senza l’utilizzo di fertilizzanti chimici o sintetici, diserbanti e insetticidi.
Le aziende che intendono avvalersi del marchio bio – applicato sul prodotto – devono attenersi a quanto indicato in un apposito regolamento dell’Unione Europea (n. 834/2007) che oltre a sancire scrupolosamente le caratteristiche, le metodologie, i fini e le condizioni a cui attenersi per potersi fregiare della denominazione “biologico”.
Se avete qualche curiosità in più qui troverete la normativa europea sul Biologico
@Ph. Vito Maria Grattacaso