Siamo produttori dal 1956

L’Orto di Barbieri nasce dall'amore per la Terra e dal desiderio di permettere a chiunque di gustare prodotti di alta qualità frutto del territorio.

Non siamo altro che la somma di tutto quello che abbiamo vissuto o pensato durante la nostra vita.

Quella dell'Orto di Barbieri è iniziata negli anni ’50. Mio nonno Giorgio Barbieri era un bracciante agricolo che ha deciso di fare il salto: mettersi in proprio e comprare un appezzamento nella campagna alle porte di Bologna. Siamo in piena pianura padana, in un territorio votato principalmente alle colture intensive. Giorgio non poteva sapere che quel pezzetto di terra sarebbe diventato il sogno di suo nipote.

Nel 1956 l’azienda inizia a fare i primi passi. Le giornate in quegli anni erano piene, tanto lavoro e tanta fatica ma una cosa era chiara, l’amore di Giorgio per il suo lavoro era qualcosa di profondo.

Siamo nel 1958 quando Giorgio e Orianna (mia nonna) hanno il loro primo figlio Gianni (mio padre). L’arrivo di Gianni ha portato ancora più energia e dedizione in quello che stavano creando. Si cresceva tanto e per questo hanno iniziato a coinvolgere prima gli altri membri della famiglia e poi a cercare manodopera qualificata.

Sono i primi anni’60 quando una giovane coppia Anna e Guglielmo (che diventeranno gli altri due miei nonni) con la loro bimba Angela (mia madre) fanno il loro ingresso in azienda.

In quegli anni vi era poca differenza tra famiglia, dipendenti, amici o conoscenti. Si lavorava tantissimo, e si viveva sempre a stretto contatto. Tutti avevano lo stesso obiettivo: dare il massimo per riuscire a produrre di più e permettere alla propria famiglia di vivere dignitosamente.

Quella passione ha permesso all’azienda di diventare un riferimento nel territorio Bolognese.

Gli anni passano e si assiste a un affinamento nella produzione, guidata da uno strumento unico e immutabile: l'amore per il lavoro e per la terra. Iniziano le collaborazioni con l’Università di Bologna per l’individuazione di nuove tecniche. Velocemente si capisce l’importanza di minimizzare l’utilizzo di prodotti chimici. L’azienda avvia negli anni ’70 un percorso di conversione verso l'agricoltura integrata.

Gianni sta finendo gli studi in agraria e decide di restare in azienda, Angela invece va a lavorare al mercato ortofrutticolo centrale di Bologna dove conosce i migliori produttori del territorio.

Arriva il 1981, Gianni e Angela si sposano, poi nel 1983 nasco io. Il mio arrivo porta Angela a rientrare in Azienda e a seguire la parte amministrativa e contabile.

Giorgio e Gianni continuano con la produzione. La grande distribuzione richiedeva maggiore specializzazione: negli anni c’è stata una riduzione sempre maggiore delle varietà prodotte e una convergenza verso i prodotti da foglia (in primis insalata gentile).

Io crescevo: studiavo un po', facevo tanto sport, andavo in azienda principalmente per salutare i nonni o per dei lavoretti nel periodo estivo. Dopo il liceo decido di lasciare Bologna, trasferirmi a Milano per fare l’università e scegliendo un percorso lavorativo indipendente.

Nel 2008, sono stato assunto presso una banca, il mio primo lavoro. Quell’anno è stato di grande cambiamento, per tutti. Il mondo si è trasformato rapidamente e tutto ciò in cui si era investito negli anni è stato messo in forte discussione. Come conseguenza, sono nate nuove realtà e molte sono entrate in crisi o hanno addirittura chiuso.

Anche la nostra azienda ha sofferto. Con Giorgio in pensione e provato dagli effetti di una vita dura passata nei campi, Gianni ha fatto del suo meglio per tenere la rotta. Ma non è bastato. Passa veloce il tempo e ci rendiamo conto che le cose non torneranno mai come prima. È necessario avviare un percorso di rinnovamento radicale.

Quel momento di crisi, familiare e aziendale, mi aiuta. Mi rendo conto che quel pezzo di terra per me non è uguale a tutti gli altri: è il luogo dove la mia famiglia si è conosciuta, ha fatto sacrifici, ha vissuto. Capisco per la prima volta cosa significa avere delle radici e contemporaneamente mi rendo conto che alcune delle competenze apprese nei miei impieghi a Milano, relativi a comunicazione, marketing e consulenza strategica, possono tornare utili. È il mio turno!

Rinasce così metaforicamente l’azienda nel 2017 e il 25 novembre inauguriamo L’Orto di Barbieri. Il resto lo sapete. E il futuro come sarà? Immagineremo, sperimenteremo, sbaglieremo, ci correggeremo, ci riproveremo: abbiamo capito che questo è l’unico metodo che non cambierà mai.

Alex Barbieri.

 

Il nostro Manifesto:

  1. Siamo un’azienda familiare basata sull’amore per la terra e sul contatto con i clienti
  2. Il nostro principale intento è quello di far conoscere i nostri prodotti e i nostri servizi a chiunque
  3. Qualità, semplicità e freschezza sono alla base di tutto ciò che facciamo
  4. Usiamo il digitale per ridurre la distanza con le persone
  5. Desideriamo creare connessioni e collaborazioni con altre aziende e professionisti che condividono i nostri stessi valori.
  6. Amiamo il nostro territorio e per questo siamo alla ricerca di processi sostenibili (es. conversione al biologico di parte della produzione) e alla minimizzazione dell’utilizzo di plastica.
  7. Siamo aperti al cambiamento, all’inclusione e alla condivisione